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Terapia neuroimmunitaria per la cura di cancro, malattie autoimmuni e neurodegenerative

By Redazione_Pnei

May 20, 2025

 

I recenti progressi in psico-neuro-endocrino-immunologia indicano che numerose malattie non trasmissibili (NCD) hanno origine da interruzioni nella rete immunitaria citochinica (complesso sistema di comunicazione e regolazione tra le cellule del sistema immunitario, mediato dalle citochine), con conseguenti risposte infiammatorie croniche.

Questa persistente infiammazione di basso grado è attribuita a carenze in cruciali sistemi neuroendocrini endogeni antinfiammatori, tra cui la ghiandola pineale, il sistema endocannabinoide e l’asse enzima di conversione dell’angiotensina 2 / angiotensina 1–7.

La somministrazione di metossindoli pineali (melatonina, 5-metossitriptamina), cannabinoidi e angiotensina 1-7 può comportare potenziali benefici terapeutici per le malattie non trasmissibili, in particolare per i pazienti che non rispondono ai trattamenti convenzionali.

 

Da marzo 2020 ad aprile 2023, sono stati valutati 306 pazienti affetti da malattie sistemiche. Si tratta di uno studio interventistico a braccio singolo (studio prima e dopo) per valutare l’efficacia del regime neuroimmunitario confrontando i risultati misurati prima e dopo l’applicazione dell’intervento.

Questo studio valuta la sicurezza e l’efficacia di un regime neuroimmunitario a base di melatonina (100 mg/die la sera), 5-metossitriptamina (30 mg nel primo pomeriggio), angiotensina 1-7 (0,5 mg due volte al giorno) e cannabidiolo (20 mg due volte al giorno) in 306 pazienti con NCD, tra cui cancro avanzato, malattie autoimmuni, disturbi neurodegenerativi, depressione e malattie cardiovascolari.

Lo studio ha coinvolto pazienti oncologici con tumori confermati senza più risposte alle terapie standard, con aspettativa di vita sotto l’anno e senza altre cure antitumorali in corso. Per pazienti con altre patologie (autoimmuni, neuropsichiatriche o cardiopolmonari), l’ammissione si basava sulla presenza di parametri clinici specifici. Sono stati esclusi i pazienti in terapia cronica con pregabalin o oppioidi maggiori (come fentanil), per i loro effetti negativi sul sistema immunitario.

I trattamenti consistevano in una terapia neuroimmunitaria a base di molecole naturali (come angiotensina 1–7, melatonina, 5-metossitriptamina, cannabidiolo e, in alcuni casi, pinolina o ossitocina), somministrate due volte al giorno.

L’efficacia del trattamento è stata monitorata valutando il rapporto linfociti-monociti (LMR), un indicatore dello stato immunitario: un valore basso di LMR è associato a una prognosi peggiore. I dati clinici sono stati analizzati statisticamente, compresa la sopravvivenza a 1 anno dei pazienti oncologici, confrontata con un gruppo di controllo storico.

 

Il regime neuroimmunitario ha arrestato con successo la progressione del cancro nel 68% dei pazienti oncologici, che hanno anche riportato miglioramenti dell’umore, del sonno e sollievo da ansia, dolore e affaticamento. Nei pazienti con malattie autoimmuni, il trattamento ha controllato efficacemente il processo patologico, un risultato notevole nei casi di sclerosi multipla. Inoltre, sono stati osservati risultati positivi in ​​pazienti con morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer e depressione.

Sono necessari studi clinici randomizzati e controllati per valutare questo approccio terapeutico per le malattie non trasmissibili (NCD) che include molecole neuroendocrine endogene che regolano le risposte immunitarie in modo antinfiammatorio.